giovedì 24 febbraio 2011

Batman begins


Ok, al titolo ci arrivo con calma! Lasciatemi partire dall'inizio.

Come immaginerete la conversazione con Mat non aveva risolto il mio "enigma" dei dollari australiani. Invece la vecchia e saggia Wikipedia si'.

Ho scoperto che il dollaro australiano è stato introdotto il 14 febbraio 1966, non solo per rimpiazzare la sterlina australiana (già da tempo distinta dalla sterlina inglese) ma anche per introdurre il sistema decimale.

Quindi ho cercato informazioni sulla sterlina australiana. Devo dire che la loro sterlina ha una storia quantomeno peculiare e aggiungerei anche un certo nonsoche' di inglese. Ad esempio vi interessara' sapere che durante i primi 25 anni dell'ottocento la moneta di scambio era il rum! Anche se oltre a questo sistema vi era anche il "semplicissimo" sistema monetario originario del New South Wales che pressappoco funzionava cosi': prendevano i dollari spagnoli e li bucavano. La parte interna era il "dump" e valeva 1 shilling e 3 penny (pari a un quarto di holey dollar) mentre la parte restante, l' "holey dollar", valeva 5 shillings (pari a un quarto di sterlina inglese). Un sistema piu' complicato no?!

Poi si sono decisi a passare ad un sistema decimale e hanno adottato il dollaro australiano col tasso 1 sterlina= 2 dollari il resto delle conversioni dollaro sterlina vi invito a leggerli da wikipedia perche' io mi rifiuto di capirci qualcosa=)

Insomma con sta cosa della ricerca mi ero incuriosita, soprattutto mi incuriosiva il fatto che tra di loro si pagassero in rum. Cioe' capisco il sale come merce di scambio ma il rum non mi sembra una materia prima senza il quale non si sopravvive... Cosa facevano, conservavano la carne sottospirito? Oppure lo usavano come disinfettante?

Allora ho aperto la mitica Lonely Planet e ho cominciato a leggere la storia dei primi coloni ,non ho scoperto molto sul rum ma... Riporto le testuali parole che ho trovato scritte sotto la voce "Due nuovi insediamenti: Melbourne e Adelaide" e che noi potremmo ribattezzare "Batman begins".

Anche nelle fresche praterie della Tasmania gli allevatori di pecore conducevano una vita prospera ed erano ansiosi di impossessarsi di nuove terre. Nel 1835 John Batman, giovane ed ambizioso colono, sbarco' sulla terraferma a Port Phillip Bay e decise che lungo le sponde dello Yarra river sarebbe sorto un nuovo insediamento [...] Batman si impegno' quindi nella colossale truffa che lo vide persuadere gli aborigeni locali a 'vendergli' la loro terra (la bellezza di 250000 ettari) in cambio di una cassa di coperte, coltelli e gingilli vari. Tuttavia a Sydney l'intraprendente colono fu costretto a fare i conti con il governatore Burke, il quale dichiaro' nullo il contratto, non perche' iniquo bensi' perche' la terra era ufficialmente di proprieta' della corona britannica. In compenso Burke concesse a Batman un eccellente e vasto terreno situato nei pressi di Geelong.

Ditemi voi cosa si puo' evincere da questo breve racconto. Io ho capito che:

1. L'unico potere di Batman era il ladrocinio
2. Il vero compagno di Batman non era Robin ma Burke
3. Il pinguino era uno di quelli di Phillip island!

Comunque io Batman l'ho incontrato! Sta in Collins Street ed ha altri problemi adesso... Il cruccio di ogni monumento, i volatili.

Voi stranamente mi vivete come un solitario ma a me piace stare con la gente



Dunque eravamo arrivati a Mat giusto?! Chi e' Mat? Mat e' uno dei fuorissimi australiani con cui ho condiviso la stanza l'ultima notte a Sidney. Con gli altri due non ho avuto il dispiacere di discorrere a lungo vista la loro infinita maleducazione ma con Mat si'... Non so se dire che era meglio o peggio degli altri due, in ogni caso lui e' l'unico con cui ho parlato.

Insomma arrivo in camera e me lo becco li, seduto per terra con la sua personale bottiglia di vino in mano. E via col solito iter "ciao, come ti chiami?" "da dove vieni?" " da quanto tempo sei qui?" "ti piace l'australia" ecc ecc. E lui tira fuori che e' stato in Europa "Sai sono stato anche in Italia, al vaticano.. e ci sono arrivato in treno. Partivo da Parigi e .." RUTTONE "sai qui non ci formalizziamo, insomma e ero in treno e c'erano sti 4 francesi" RUTTONE "nella mia cabina che continuavano a dirmi di mettere giu' i piedi dal sedile! Cioe' cosa ti frega dei sedili... In Europa siete cosi'... educati" Serve specificare che il vino era frizzante? No, mi pare non serva.

E ancora "che fai stasera?"
"ah esco da solo"
"come mai, voglio dire esci con la tua amica no?!"
"No sono depresso.. voglio solo stare solo!" RUTTONE
"ah, beh capisco" (mi aveva appena spiegato che aveva rotto col moroso ma che vivevano ancora assieme solo che il suo ex si era trovato un altro e quindi doveva sorbirseli tutti e due a casa bla bla)

E li scatta un'altra conversazione. Piu' che una conversazione era una domanda che mi ronzava in mente, e so che avrei potuto risolvere il problema semplicemente cercando su google ma sapete quelle cose di cui ci si ricorda solo quando si e' fuori casa... ecco! E cosi' gli faccio:

"com'e' che avete i dollari invece che le sterline?"
"ah beh.. questa e' proprio una bella domanda!"
ah benone!
Allora ci pensa un po' su e mi fa:
"credo che sia perche' quando gli Stati Uniti si sono resi indipendenti dall'Inghilterra hanno adottato il dollaro e allora anche noi abbiamo fatto lo stesso"

Ho evitato di sottolineare che gli Stati uniti sono indipendenti dal XVIII secolo mentre il nuovissimo continente lo e' solo dal XX cosi' gli faccio:

"ah wine passion (il nome del vino era quello, o qualcosa di simile), e' il vino giusto per il momento in cui sei!"
Non sapevo come cambiare argomento e sinceramente preferivo parlare del suo moroso ma avevo scelto la via sbagliata ancora una volta.
"oh, si si. Io e i miei amici beviamo sempre questo vino. Pensa che una volta avevamo deciso che ci saremmo tatuati wine passion addosso cosi' saremmo stati i ragazzi della passione!"

E con questo la conversazione per me era finita. Esco di casa e poi rietro, ovviamente. Bene lui, l'uomo che voleva stare da solo, era riuscito a trovarsi compagnia e ha pensato bene di venirci a raccontare quanto si stava divertendo irrompendo nella stanza svariate durante la notte urlando:

"Oh ragazzi, scusate.."
Dico, invece di scusarti spegni la luce no?!
".. e' che c'e' un party cosi' figo qui sotto che Mioddio..."

E se ne torna via. Vabbe', contento lui!

Comunque la mattina seguita alla fantastica nottata sono partita per Canberra lasciandomi alle spalle Mat e gli altri due. Da Sydney a Canberra sono 4,5 h in treno e vi annuncio che ho visto i miei primi (e probabilmente i miei ultimi) canguri. LOL

Canberra ha un bel lago con annesso parco ed anche un bel centro ma non mi rimarra' impressa anche perche' non ho fatto conoscenza con nessuno! Nemmeno l'olandese di fronte a me voleva fare conoscenza. Anche lei era una ragazza che viaggiava da sola cosi' ho cercato di abbordarla, "si sa mai che ci giriamo Canberra assieme", mi sono detta, ma l'unica informazione che sono riuscita ad estorcerle era la sua nazionalita' col vecchio e collaudato metodo del "hei,da dove vieni?". Il problema e' che la conversazione e' finita li.

Insomma sorvolerei Canberra perche' a parte dirvi che sono stata in biblioteca per via della tesi non so dirvi altro... e forse nemmeno questo e' molto interessante!

PS. Quando darete un nome a vostro figlio, per piacere, pensateci bene! Chiamare vostro figlio "Opaco" (Mat) non e' di buon auspicio per l'intelletto del pargolo! Anche se a dirla tutta Mat significa anche "zerbino"... ma mi sa che non stiamo facendo progressi vero?!

Dai ultima offerta:"sottovaso"! Dai, sottovaso non e' male!

lunedì 21 febbraio 2011

Causticissima @Sidney




Siamo arrivati alla sera del 14 febbraio e non mi ero sbagliata, era un uomo il mio unico compagno di stanza. I letti erano 6 in tutto ma noi eravamo solo in due, oro insomma! Perche' Chris si e' rivelato un ragazzo davvero simpatico e per nulla invadente, anzi. Cosi' abbiamo discorso un po' e poi siamo andati a dormire, cioe' abbiamo spento la luce.

Vi parlo di Chris perche' alla fine ci ho passato tutti e tre i giorni e grazie a lui poi ho conosciuto Toby, il suo compagno di viaggio (Toby dormiva in un altro ostello). Loro stavano viaggiando come backpackers ossia quei tipi che, zaino in spalla, girano il mondo di ostello in ostello. Per rimanere qui per piu' di tre mesi Chris e Toby hanno fatto il Working-holiday visa un visto che permette al turista di lavorare entro un certo limite di ore in modo da poter prolungare la propria permanenza in Australia ma tipicamente pochi lavorano davvero e gli altri girano e basta...loro per ora avevano solo viaggiato.


Insieme ai due inglesi ho visitato un bel po' di posti: la Sidney Opera House, i Botanic garden, il quartiere di Harbor, Hyde park, il Pylon lookout... Insomma mi sono divertita, io gli spiegavo di Berlusconi, della mafia, del friuli, della mia tesi, del flamenco e della gestualita' italiana e loro mi parlavano dell'inghilterra, dei bar inglesi, della loro visione sull'europa ecc ecc.. Mi hanno anche insegnato parole nuove ed esperessioni tipicamente inglesi, come quando assaggiando il mio cocktail se ne sono usciti con un "it's not my cup of tea" che ovviamente e' un modo di dire britannico e significa "e' buono ma non quanto il mio te o, in questo caso, non come il mio mojito" . Mi hanno fatto scoprire tante cose del mondo inglese e tante altre parole che magari non vi interessa molto sapere, niente di volgare comunque non preoccupatevi, lo stereotipo dell'aplomb inglese non e' stato sfatato. Mi piacerebbe mettervi una foto dei due ma non ho l'autorizzazione per cui evito e rilancio con delle foto di Sidney che sicuramente vi interesseranno di piu'.

Tutto questo pero' e' finito con l'arrivo di Mat e la mia partenza verso la "ridente" e aggiungerei accogliente localita' di Canberra, anche nota come la capitale della federazione australiana... To be continued

"Io cuoro i cuochi"


Ultime notizie di Causticissima 8 giorni fa... una vita, lo so, ma come alcuni sapranno la scorsa settimana non ho avuto a disposizione un computer.

Oggi affrontiamo nuovamente il tema "sagra del gabbiano" che, come abbiamo gia' appurato vari post fa, non ha nulla a che fare con i gabbiani. L'apice della sagra si teneva domenica 13 febbraio e a dirla tutta LaMadre ed io avremmo dovuto trovarci con Tony, il tipo che avevamo incontrato la settimana prima, ma c'era cosi' tanta gente che anche volendo non ci saremmo mai incrociati! Tutto questo giro di parole per dire che in un certo qual modo gli abbiamo tirato pacco.. ma con stile.

Il St. Kilda festival e' un evento cosi' grande che tutta la zona vip di Melbourne (St Kilda appunto) viene chiusa al traffico e l'unico modo per raggiungerla sono i tram o, per i piu' salutisti, le proprie gambe. L'area viene invasa da bancarrelle di ogni genere ed e' cosi' divisa: lato destro sezione abiti e cianfrusaglie, lato sinistro sezione cibo e rutto libero; noi dell'ultima sezione abbiamo saltato il rutto libero soffermandoci invece sulle patate fritte a spirale di cui includo foto.

Ad ogni modo quando si discorre di questo evento pro-gabbiano non si parla solo di cibo e cianfrusaglie ma soprattutto di concerti, esibizioni, musica dal vivo ecc. Noi ci siamo imbattute in un'esibizione di hip pop, alcune ballerine brasiliane in bikini, un tipo che suonava un didgeridoo su della musica techno, dell moto che facevano del freestyle ed infine in una discoteca all'aperto.. ma sicuramente ci siamo perse qualcosa.

Tuttavia non voglio solo descrivervi l'ambiente.. perche' si sa, l'ambiente e' e rimane quello, e' fissato, quello che varia sono le persone ed e' da qui che ho preso il titolo del post. Ai miei occhi sembrava una sorta di spring break in versione australiana, cioe' un casino di giovani ed in particolare tantissime ragazze bellissime e tiratissime che nonostante il vento ghiacciato si aggiravano disinvolte in abiti succinti. Se vi state chiedendo cosa stessero cercando ve lo dico io: Cuochi! Si', si', si'.. cuochi... E ve lo so dire perche' alcune, per rendere chiaro il concetto, se lo erano fatto scrivere in volto. Proprio cosi' I <3 cocks con tanto di esemplificazione grafica diretta verso la cavita' orale, cioe' se uno ha fame, ha fame non si scappa, e quando uno ha fame ha bisogno di un cuoco, giusto?! E devo dire che c'erano molti cuochi che avrebbero voluto sfamarle ed in particolare uno faceva capire la sua abilita' in qualita' di portatore sano di cuoco con una fantastica maglietta che echeggiava le pubbilicita' della coca-cola solo che lo slogan era un pochino diverso ed era questo: Enjoy my cock!

So cosa state pensando, e lo penso anche io, era proprio un ragazzo premuroso e attento alle esigenze del prossimo.





venerdì 18 febbraio 2011

Le disavventure di Causticissima



Dunque il punto era questo: si puo' fare un giorno di aereo per arrivare in Australia e poi non visitare Sidney? Ovviamente no. Cosi' in 3 giorni ho organizzato un po' di cose, ho comprato il biglietto aereo, ho prenotato l'ostello ecc. Il piano era di rimanere 3 giorni a Sidney e 2 a Canberra. Quello di oggi e' il post riguardante il primo giorno.

14 Febbraio 2011.

Accompagnata in auto da un genitilissimo Mauro sono arrivata in aeroporto. Faccio il mio Check-in, mi viene data la bording card, la tipa mi indica il terminal della jetstar .. insomma tutto a posto. Poi pero' vado al gate numero 9, quello segnato sulla bording card e vedo scritto 'Adelaide' mi dico "strano, ma forse non hanno ancora aggiornato il tabellone.." e cosi' rimango seduta ad aspettare. Aspetto, aspetto, aspetto. E mentre aspettavo erano passati 25 minuti al che' mi dico "non e' che sono nel posto sbagliato? Forse ho sbagliato gate". Insomma per farla breve il gate non era sbagliato solo che ero nel Terminal sbagliato! Ahhh! Evvai di corsa a perdi fiato per raggiungere il Terminal "international flights", comunque non ho perso l'aereo e questo e' l'importante, giusto?


Un'ora e mezza dopo ero a Sidney. Problema successivo: prendi il bus giusto per arrivare all'ostello! Cruccio che ho risolto subito anche se per arrivare al mio ostello ci ho messo due ore di orologio dato che in Australia hanno molta fantasia. Mi spiego meglio.Il bus era uno shuttle bus che dall'aeroporto andava verso la citta' ed i mezzi erano divisi per quartiere perche' a Sideny il traffico non e' scorrevole come a Melburne e anche fin qui tutto a posto. Il problema e' che hanno cosi' tanta fantasia che nella stessa citta' ci sono strade che hanno lo stesso nome e l'unico modo per distinguerle e' il quartiere in cui si trovano, cosi' e' successo che una turista ha detto il nome della via all'autista e lui l'ha presa per la via che sta nella sua zona di competenza mentre in realta' era da tutt'altra parte e quindi ho fatto due ore di bus prima di arrivare all'ostello. Ma e' andata bene lo stesso altrimenti non avrei mai scoperto che a Sidney c'e' un ippodromo, che c'e' traffico, che l'autista aveva la moglie cinese che l'aspettava per le 7, che "hei ma oggi e' san valentino cos'hai ricevuto?""niente, sa in Italia non e' una festa molto sentita" ecc ecc..

Arrivata all'ostello mi viene affibiata la camera 904, piano nove stanza quattro, e subito noto che c'e' solo un altro tipo con me e deduco tipo perche' la tavoletta era alzata e poi anche sul piano della casistica era piu' probabile che un uomo girasse da solo piuttosto che una donna. Insomma esco faccio il mio giretto e vedo le mie cosine.. pero' devo dire che il primo giorno ho visto poco perche' tra il viaggio in aereo,il bus e l'ostello erano le 6:40 per cui si stava facendo buio... e poi era san valentino ed ho deciso che c'era troppo dolciume per una donna sola. Unica nota simpatica, tre tipi hanno voluto fare una foto con me, non ne capisco molto la necessita' ma qualcuno si terra' la foto di una sconosciuta che girava da sola a Sidney la sera di San Valentino.

sabato 12 febbraio 2011

Un sabato qualunque, un sabato australiano.

Ieri tanto per cambiare pioveva e tirava vento ergo--------> Shopping!


Cosi' io e LaMadre siamo partite alla volta di svariati negozi, prima un negozio poi un altro e poi abbiamo deciso di tornare a Hobart... Facciamo un giro e poi ci rendiamo conto che sulla marina c'e' il festival estivo giapponese.

Vi metto delle foto perche' oggi sono cosi' stanca che ho perso la facolta' di scrivere.


Vi anticipo solo che al "ballo di simone giapponese" ci siamo unite anche noi!

giovedì 10 febbraio 2011

Mucca su un albero









Per i numerosissimi partecipanti al conocorso "trova l'intruso" (uno, grazie Fede) la soluzione era: una mucca su di un albero. Non chiedetemi perche' hanno messo una mucca su un albero, forse e' una critica alla societa' moderna oppure una protesta degli animalisti che combattono per la vacca libera... boh!














Ah ho l'ultimo, credo, dei cartelli anti-pederasta. Eccovelo, piu' cattivo che mai: "State attenti ai pederasta". Piu' che un cartello e' un monito.

So cute!

Ieri ho ispezionato una parte dell'isola di Filippo, che non e' un bambino con un padre burbero tipo Arturo dell'isola di Arturo, ma e' Phillip di Phillip Island e no, non sono stata al circuito di moto ci sono solo passata vicino. Visto che ieri finalmente la temperatura si era alzata e il sole era alto ho fatto il mio primo bagno australiano, siamo stati in due spiaggette, la prima molto piu' carina dell'altra. Come si puo' notare dalle foto l'affollamento balneare e' proprio lo stesso di Barcola.




Siamo stati nella parte nord dell'isola ossia l'area piu' riparata dal vento mentre la parte meridionale non l'ho visistata molto visto che e' piu' adatta ai surfisti che a me... dovrei tornare per vedere come sono le onde dell'oceano, ieri ho preferito approfittare del bel tempo che di solito scarseggia. Nonostante il sole sia spesso coperto da nuvoloni appena esce la pelle se ne accorge, ne sono testimonianza i miei piedi e altre parti del corpo esposte che hanno assunto i contorni degli indumenti che indossavo.


Phillip Island non e' solo famosa per il circuito ma anche per i suoi pinguini, cosi' siamo anche andati alla Pinguin Parade. Qui non posso includere foto visto che era categoricamente proibito ma mi avvalgo di un contributo video di proprieta' altrui. Di seguito il link: http://www.youtube.com/watch?v=Dtqyzdzs47w

I pinguini erono piccolissimi ed infatti un ranger con il solito microfono che qui non manca mai ci ha spiegato che sono i piu' piccoli al mondo circa 30 cm di altezza a pennuto. Abbiamo aspettato che calasse la sera per poterli vedere affiorare dall'acqua e avanzare col loro incedere goffo e un po' ridicolo. La spiaggia da dove saltavano fuori era questa.

Alla parata dei pinguini saremmo state circa 300 persone, di cui credo 200 giapponesi. Il ranger oltre a rassicurarsi che non avremmo fatto foto nelle successive due ore ci aveva anche detto chiaro e tondo che, per il bene nostro e dei pinguinotti, dovevamo stare nei posti che ci eravamo accaparrati. Ma come si puo' dire ad un giapponese in vacanza armato di macchina fotografica di stare fermo e non fare foto? Col microfono certo ma e' perfettamente inutile ed infatti hanno fatto un casino incredibile. Ad ogni pinguino che usciva si spostavano da un bordo all'altro del recinto per turisti, avanti e indietro avanti e indietro e di nuovo ecc. Ed io, con la solita diplomazia che mi contraddistingue ho detto: " dovrebbero mettere una regola: se sei giapponese ti leghiamo ai piedi" guadagnando una risata della mia vicina di postazione anche lei italiana.

Giapponesi a parte mi sono divertita un sacco anche perche' dietro di me due australiane stavano facendo la telecronaca dell'uscita dei pinguinotti. La conversazione era piu' o meno questa:

"Oh my God he is so cute"
"So cute!"
"yeah, so damn cute"
"OOOOH, they are so cute!"

E nel tripudio della ricchezza della proprieta' di linguaggio io e mauro, il compagno di mia mamma, ci stavamo spanciano dalle risate. So che non si dovrebbero origliare le conversazioni altrui ma...

Le due tipe, comunque, non si sono fatte fermare da un banale "cute!" ed hanno cominciato a parlare in nome dei pollastri:

"hei guys, I'm here"
"we're waiting for u come on!"
"noooooo, I'm afraid"

"I don't wonna go, I'm afraid of the turist"
"You shut up little bastards, I'm afraid of you"

E ancora:
"OMG how cute they are!"
"yeah so cute"
"so so cute"
"really cute!"

E noi giu' a ridere. Poi putroppo se ne sono andate a vedere il resto della parata dei pinguini in un altro posto al che mauro ha dichiarato:
"no! Fine del cinema, siamo tornati al cinema muto!"

Per spezzare una lancia a favore delle due australiane i pinguini erano davvero carini, anzi carini carini, anzi dannatamente carini..

Un bacio,
Causticissima.

martedì 8 febbraio 2011

Gabbiano beachwalking


Sono passati due giorni dal mio ultimo post ma qualcosa da raccontarvi ce l'ho ancora.

L'altro ieri abbiamo visitato la punta est del golfo di Melbourne, la Mornington Peninsula.
In primis abbiamo girato il parco di Cape schanck che pensavamo fosse molto piu' esteso invece si riduceva a 20 minuti di camminata al massimo. Tuttavia dal parco si poteva raggiungere una meravigliosa scogliera in pochi minuti di camminata e dal punto piu' alto della gradinata il paesaggio era questo.

Per gli studenti quello era il primo di scuola, quindi il professore di educazione fisica ha ben pensato di portare i suoi alunni qui, ma non a fare le solite corsette, non so se dalla foto si puo' apprezzare quanto sia lunga la scalinata... Avete apprezzato? Bene, quei poveri ragazzi hanno dovuto farsela avanti e indietro non una, non due ma 4 volte, ed io che a passo d'uomo avevo il fiatone, svergognata.

Tutto questo correre (degli altri) mi aveva messo sete cosi' tornati su abbiamo preso qualcosa al bar. Il tipo era spassosissimo, avreste dovuto sentirlo.. "we don't have a coffee machine but it's gonna be hot and wet." "buddy... my friend... hei bro". Vabbe' leggerlo non e' spassoso quanto sentirlo.

Poi ci siamo spostati verso Portsea passando per Sorrento. Si', perche' anche qui c'e' una Sorrento pero' e' targata Victoria. Nonostante sia un posto di mare non ho fatto il bagno anche perche' faceva piuttosto freddino. In ogni caso ho fatto un po' di foto.




La fine della gita prevedeva la tappa a Point Nepean che nella guida e' cosi' definito " ci sono moltissimi sentieri che attraversano il parco e sulla punta c'e' Fort Nepean, che e' stata una roccaforte difensiva importante dagli anni '80 dell'ottocento fino al 1945". Un bel posto si', peccato che 1/4 del parco fosse chiuso e come spiegazione c'era questo cartello (vi ho gia' detto che mi piacciono i cartelli?): Warning. Unexploded bombs. Yey!Comunque l'area in questione era ben recintata!

Ma facciamo un passo indietro e torniamo a Sorrento " torna a Surrientoooooooo". La ridente localita' mi ha colpita non solo per le spiagge ed il suo mare ma soprattutto per un insolito ballerino. Ecco a voi la seconda Gabbiano dance: sono io malata o e' lui che sta facendo Moonwalking, anzi beachwalking?!


lunedì 7 febbraio 2011

Non e' un paese per vecchi pedestrian

Eccoci al nostro attesissimo appuntamento pederasta.

Torno su questo argomento perche' devo dire che qui se sei un pederasta sereno ed in vacanza hai la vita breve, ma anche se sei un pederasta di Melbourne. Ho calcolato che i semafori durano 10 secondi e le corsie da attraversare tipicamente sono 4, quindi se sei un vecchio pederasta e' meglio startene a casa o, come fanno qui, comprarti un girello per facilitarti la falcata.

E per farvi capire che odio ci sia verso i pederasta ecco qui nuovi esilaranti cartelli.

La casa offre:
"Pederasta non entrate"
"Pederasta andate in un'altra strada"
"Accesso riservato ai pederasta per Southbank"

I'm Batman




Continua la saga di Cartelli stradali strani, ma ci arriveremo a breve...

Oggi ho visitato l'Harbor Town, la parte ovest della citta', la scusa era l'acquisto di una chiavetta che chiaramente non ho trovato! In ogni caso ho visto un'altra parte della citta'. Vi allego alcune foto! E di seguito apro il concorso
"trova l'intruso e capisci di cosa si tratta".












Oggi piu' foto che causticismo. Voglio farvi vedere lo Yarra river e il lago e i cigni neri e questa bellissima citta'.





E adesso la chicca. Ora io credevo di aver ormai visto tutti i cartelli ridicoli di questa citta' ma mi sbagliavo di grosso. Succede che prendo di nuovo il City Circle, ma stavolta lo prendo Clockwise e come al solito guardo fuori, guardo i palazzi faccio foto e poi eccolo li, mi dico "ho letto male, sara' come la storia dei pedoni e invece". Eccovelo:






Un bacio,
Causticissima.
Ps. Scusate ma mi e' difficile controllare la posizione delle foto.

domenica 6 febbraio 2011

Kinda strange


"o sole mio sta nfronte a te."
Chi canta non e' uno dei soliti emigranti italiani ma bensi' un cinese al loro capodanno che per la cronaca dura tutto il mese. La China Town di Melbourne piu' che altro consiste in una strada ma i festeggiamenti si sono estesi anche in una sua trasversale chiusa appositamente per contentere tra le tante cose anche 'o sole mio'. In particolare l'attrazione della giornata erano le
benedizioni ai negozi.

Come si vede nella foto su ogni esercizio vi era appesa dell'insalata che ad un certo punto della cerimonia veniva presa dai due bambini che animavano il dragone e lanciata verso i passanti dopodiche' venivano accesi 3 metri e mezzo di petardi. Chiaramente ad un negozio non sono scoppiati tutti i petardi quindi si e' presentato un tipo che, acchiappato alla meglio il grappolo finale lo ha riacceso, accendendo con esso anche quelli inesplosi che erano gia' caduti a terra.. della serie sicurezza. In ogni caso non e' successo di preoccupante =) Poi siamo stati al museo cinese ma passerei oltre a questo.. ( ho poco tempo).

Abbiamo passato due ore al capodanno cinese e poi siamo andati fuori citta' al monte Dandenongs, un luogo bellissimo. Per sbaglio abbiamo preso la strada piu' spartana ed e' stata una fortuna altrimenti ci saremmo perse uno spettacolo della natura indescrivibile: felci enormi alberi infiniti, case sospese nel vuoto, una foresta enorme, cartelli di "attendi ai Wombat e ai canguri" ecc ... Vorrei farvi vedere tutte le foto che ho fatto ma per problemi tecnici non riesco ma appena posso ve le posto. Per ora vi posso mettere solo queste.

Waa... che storia!


Ieri sono stata a St. Kilda, la zona "vip" di Melbourne. C'ero gia' stata due giorni prima ma ieri c'era l'imperdibile sagra del gabbiano, cosi' ci sono tornata. In realta' la manifestazione non aveva niente a che vedere con le nostre sagre o con i gabbiani ma portando come effige un gabbiano... sentite se la sono voluta loro! tie'. No, scherzi a parte la sagra del gabbiano, meglio conosciuto come il St. kilda Festival, era bellissima. In realta' era un evento pro-aborigeno. Come immaginerete anche qui, come in America, gli avventurieri hanno "soggiogato" gli aborigeni tuttavia di recente il governo si e' pubblicamente scusato e da li' in poi spesso vengono organizzati eventi come il "Yalukit william ngargee" che non ho idea di cosa voglia dire e che per comodita' continueremo a chiamare "La sagra del gabbiano".

Essendo un evento pro-abrigeno ad esibirsi al ciclo di concerti erano solo aborigeni o discendenti. Noi siamo arrivate alle 5 passate ed abbiamo assistito a tre concerti uno piu' bello dell'altro.


Ma il meglio doveva ancora venire. Appena finite le esibizioni la "dry area", una parte del parco cosi' chiamata perche' all'interno e' proibito consumarvi alcolici, si e' trasformata in un palco per l'esibizione delle antiche danze degli aborigeni, per la precisione la Boonwurung ngargee sunset cerimony. Chiaramente al termine della sunset cerimony della sagra del gabbiano e' partito il momento "we would like you to join us" in cui il 90% dei presenti si sono alzati ed hanno ballato la Waa dance, ovviamente io faccio parte del restante 10%. Allego video della Waa dance aborigeni only.






In tutto questo, mentre partono i balli e mia madre ed io rimaniamo in disparte, ci abborda una bambina 5enne dicendoci in australiano bambinese "vorrei tanto andare a ballare, venite con me? mia mamma non so dove sia e credo di non potere andare senza un adulto!". Noi le diciamo "vai tranquilla ti guardiamo noi, stai li vicino" ma lei imperterrita e ligia al dovere abborda altri due "adults", due metallari assurdi che super paterni le dicono la stessa cosa e se ne vanno.

Al che' guardo mia madre, guardo gli aborigeni e Tony, un australiano conosciuto al concerto, che ballano in cerchio urlando Waaa, guardo la bambina che continua a rimanere seduta perche' non ci sono adults disponibili alla Gabbiano-dance e non posso che rivolgermi nuovamente verso mia madre e dirle: CHE STORIE!

venerdì 4 febbraio 2011

It's raining, man!


Si dice che a Melbourne ci siano 4 stagioni al giorno ed effettivamente non posso dare torto all'autore di questo detto. Oggi e' andata cosi': mattina nuvoloso, mezzogiorno pioggerellina, pomeriggio soleggiato, sera pioggia a secchiate. Ma se non ci fosse un continuo cambiamento climatico probabilmente non ci sarebbero i bellissimi parchi che costeggiano l'architettura locale.

Vi sono degli scorci quanto meno singolari: si va da una chiesa presbiteriana ad un palazzo coloniale passando accanto ad un grattacielo, o in questo caso, ad un palazzo fantasia pitone! In ogni caso qui, palazzo o non palazzo, si trova sempre un bel parco in cui fermarsi. Tutto e' verde e io mi sono innamorata del " Fitzroy Garden", un grande giardino dietro il parlamento dello stato del Victoria.








Nota in calce al video: Effettivamente non vi ho detto che la notte in cui ho messo piede per la prima volta in territorio australiano mia madre mi ha portato in un altro meraviglioso parco, il Carlton garden. Scendiamo dalla macchina e vedo che dalla tasca tira furoi un pezzo di pane e comincia ad andare incontro ad un gatto... mi dico "strano"... e poi mi rendo conto che e' un opossum!Praticamente loro al posto dei gatti hanno gli opossum.

Comuque per farvi capire quanto pioveva oggi... e avevo l'ombrello.


mercoledì 2 febbraio 2011

Pedestrian

Il viaggio tutto sommato e' andato bene. Diciamo che ad una certa ora ho cominciato ad essere stufa, ho controllato l'ora ed effettivamente non mi mancava tanto: solo 10 ore!!!

Il clima e' stato clemente con me e oggi era vivibile, anzi era piu' che apprezzabile. Caldino, venticello... una pacchia insomma. Allora ho deciso di fare un giro in citta', un giro a piedi s'intende, non voglio mica diventare una culona! Potete immaginare come sia andata a finire, 4h a piedi +1 per capire dove diamine stavo andado e tornare verso la via di casa. Ho le vesciche. Vabbe'.

Comunque in questo lungo giro ho visto molte cose. Per prima cosa ho visto che qui i soldi sono plastificati. Danno una sensazione strana in mano pero' l'idea non e' stupida: se ce li si dimentica in tasca in un paio di pantaloni e poi si fa la lavatrice vengono fuori puliti non stracciati. Poi, a parte i parchi i laghetti, le varie chinatown ecc, ho visto una signora che portava a passeggio la figlia... al guinzaglio. Avevo sentito di qualche leggendaria madre con al seguito bambini al guinzaglio ma speravo fosse una di quelle cose da americano che veste il cane in abbinato al padrone, e invece no. Altra cosa ho anche notato che nella bilancia di mia mamma ci si puo' misurare anche in pietre, o meglio in "stone". Se ve lo state chiedendo peso 8 pietre. http://en.wikipedia.org/wiki/Stone_%28Imperial_mass%29

Poi si apre il capitolo strade. Qui ovviamente da bravi inglesi guidano "dall'altra parte" e questo implica non solo che abbia rischiato la vita due volte oggi ma anche che io continui a vedere auto con guidatore fantsma (al seguito foto di camioncino senza guidatore).

Ed ora passiamo al capitolo PEDESTRIAN. Io chiaramene ho letto pederasta. Di seguito allego dei fantastici cartelli in sequenza: "pederasta", "pederasta andatevene dai tram", "pederasta attenti ai vostri piedi".


Causticissima.