mercoledì 25 gennaio 2012

Giorno 2: Monate

Suddivido per aggiungere alcune immagini quasi Random.
La prima è una conferma che gli anni di studio non sono serviti e che non sono ancora capace di leggere. Davanti a questo muro... invece di leggere COLD BEER RULES ho letto GOLD beer rules.









I bambini vanno ingiro con una pettorina catarifrangente così come i ciclisti! Faccio notare che abbiamo rischiato di essere investiti dai ciclisti più e più volte tutto perchè in Germania le piste ciclabili sono sui marciapiedi.




Questa l'ho scattata solo per il barbaro... =)



E poi, ultima ma non la peggiore. Dal cartello è evidente che a Berlino per 12 monate bisogna pagare 75 euro. Poco conveniente ma sincero.




Un abbraccio,
Causticissima.

Giorno 2: Artisti metropolitani (underground)

L’obiettivo del secondo giorno era l’ottimizzazione. Il nostro tour prevedeva:
• La cupola del Bundestag: non fatta. Gratuita ma previa prenotazione informatica almeno 3 gg prima: troppa organizzazione per i nostri gusti.
• La porta di Brandeburgo: visitata con caduti al seguito. Viene riportato un ferito non ben identificato, il Dott. nega ogni responsabilità.



• Alexanderplatz: vista e ripiegato sulla fontana di Tritone

• Fontana di Tritone: vista. Il dott. si è inchinato al Dio di competenza, dico solo che era il 12. Anche in questo caso il dott. nega responsabilità o nesso tra la sua preghiera e l’isola del Giglio.





• Muro dell’east side gallery: visitato. Sottolineo che abbiamo anche avuto l’onore di poter vedere un’altra opera d’arte e per la precisione si trattava di una fumante versione di “merda d’artista”. Vi spiego. Dopo aver visitato il muro ci siamo incamminati verso la fermata della metro ed entrambi abbiamo notato un signore con due borse della spesa al seguito che si dirigeva verso un cartellone pubblicitario. Lo vediamo appoggiare le borse, portare le mani alla patta. Dott: “girati di là che quello piscia” Nemmeno il tempo di finire che “l’artista metropolitano” in una sola mossa aveva tirato giù pantaloni e mutande e così, in pubblico, senza tante storie… beh.. il resto lo lascio alla vostra immaginazione. Poco importa che a 1 minuto di distanza a piedi avrebbe potuto trovare uno dei pulitissimi bagni pubblici di Berlino (di cui parlerò nei prossimi post). Qui sotto vi ho messo la foto della fermata della metro di riferimento.




• Checkpoint charlie: Visto e allego la foto in cui mi appresto a fare il check.



Così sono arrivate le 21.00. La scelta del ristorante è caduta sul Cancun: un ristorante messicano con musica a tema in cui si è conclusa la serata. Insomma tra un Ricky Martin, una Rihanna degli albori, il meneito, la macarena e il Bacia il frocio ci siamo ubriacati. Aspettate, ubriacati di cibo. Infatti, dopo una prima importante portata a base di pesce ci siamo detti “beh è solo pesce:cena leggera. Spariamoci anche un dolce” scelta che ci si è ritorta contro dato che non solo abbiamo dovuto prendere un digestivo ma ci siamo ritrovati a ridere come due stupidi. Non so se ci abbiano drogati a nostra insaputa o se invece eravamo solo in eccesso di glucosio…Mah.


Comunque bisogna fare un’altra precisazione. Forse vi chiederete che canzone sia il Bacia il Frocio, bene. Il bacia il frocio è una canzone che era in voga quando Causticissima aveva 9-10 anni, passava le estati a Treppo Carnico con le cugine genovesi, si faceva passare le lumache da un braccio all’altro, catturava cavallette rinchiudendole nelle scatolette dei formaggini e guardava programmi modello La sai l’ultima? Non so se vi rivengono in mente quelle serate. Causticissima si ricorda molto bene una Pamela Prati che ballava proprio su questa canzone e faceva più o meno così o meno così: “Bacia il frocio tamboa. Te chiero tiki tiki tiki tiki-ta!” Ora avete capito? È proprio El tic tic tac.

9 anni e un destino già segnato.
Un abbraccio,
Causticissima.

Ps. Per onestà intellettuale devo dire che il testo diceva ben altro. Il testo: Bate forte o tambor eu quero tic tic, tic tic tic tic tic tic tac .

mercoledì 18 gennaio 2012

Giorno 1: I soliti Crucchi

Recentemente Causticissima si è recata in località tedesca. Chiaramente durante la vacanza ho fotografato più cartelli stradali che monumenti ed il primo giorno ho documentato quanto possano essere veritieri i seguenti luoghi comuni:

1. I Crucchi sono efficienti. All'interno del bagno femminile si poteva trovare un distributore di dentifricio a dito. Con un solo euro ci si può infilare una sorta di ditale spazzolino. Vi interesserà sapere che nel bagno maschile vi erano anche i preservativi!




2. I Crucchi sono organizzati. Riporto una foto scattata con il cellulare in cui si può notare un cartello. Su quel cartello c'è scritto: "Non-Israeli passports". Il secondo punto mi conduce al terzo.




3. I Crucchi non si dimenticano del passato. Infatti di fronte al bagno del Kebabbaro turco in cui ci siamo recati abbiamo trovato questa porta e sì, abbiamo mangiato in fretta.




A presto,
le pillole di Causticissima.